Fuga da Mozart

Siamo in Austria, nel dopo guerra. Un direttore d’orchestra, sta per dare inizio ad un concerto. S’interrompe e fa una domanda: “che cos’è la musica?”. 

Poi rievoca Mozart in un sogno che mescola l’opera e la vita come se l’una fosse lo specchio dell’altra, in un unico mondo poetico fatto di burla e di un sapore di morte. Il sogno del direttore è diviso in quadri autonomi e si snoda fra le note di una prova continuamente interrotta. Compaiono dunque il bambino prodigio e un Angelo caduto agonizzante, che muore sulla Lacrimosa e rinasce per annunciare l’assordante “rumore del tempo”. Poi Papageno e il fantasma di Nannerl - sorella di Mozart dal talento imploso - in un incontro assurdo e tragicomico dove lui è smarrito e lei, furiosa, si improvvisa direttore d’orchestra per dare inizio alla prova del Flauto Magico. Il sogno prosegue con Pamina e Tamino, i protagonisti evocati dall’opera si rincorrono e si smarriscono, si amano e vorrebbero uccidersi. Guidati dalla musica, camminano speranzosi nel buio del proprio tempo. Dove arriveranno?